Theorema da Fendi,1998, è
un' outsider di rango del vintage italiano. Piace non poco, ha
diversi innamorati ed è senz'altro apprezzabile per la sua
originalità . Luca Turin ne parla molto bene. Si tratta di un
profumo orientale-speziato-ed altro con tratti
nettamente gourmand .
Esordisce con un goloso primo segmento fra limone/arancio e
spezie/cannella con un fondo dolce. Scende in un cuore speziato che
si fa più leggero ,dove il benzoino e la base dolce-ambrata iniziano
a sentirsi di più. I vari passaggi sono analiticamente
irriproducibili, la lista sarebbe lunga e noiosa. In sintesi, gli
agrumi all'inizio, poi le tante spezie e la base di resine sono i
tratti salienti in una sfida alla gravità fatta di molti ingredienti
, che sta sul limite del barocco e del disordine senza però
entrarvi. Poco marcati i fiori ed i legni, pur avvertibili. E' un
profumo con alcuni passi molto gradevoli e a volte “ghiotti”. Per
restare negli orientali, è più gourmand e meno speziato di Opium (o
meglio, con tante spezie ma con la mano più leggera) , meno
raffinato e più “sbragato” di Coco Chanel e di Karl Lagerfeld
donna.
Bello, caldo e simpatico ma
con qualche discontinuità . Probabilmente ha visto qualche
riformulazione e/o ha una resa particolarmente diversificata a
seconda della pelle, dato che qualcuno non nomina nemmeno il forte
sentore iniziale di arancio (o tangelos ) mentre qualcun'altro lo descrive come un profumo
“di legni e incensi” (?!) . VOTO : 8 ( Recensione su flacone
vintage da 30ml in foto)
E il profumo che preferisco in assoluto
RispondiEliminaE il profumo che preferisco in assoluto
RispondiElimina