giovedì 9 gennaio 2014

Guerlain - Chamade , eau de toilette per donna

Chamade di Guerlain (1969) , l'odore di una musa dei prati. 
Dire "il più bello", di un profumo, è sempre un pò impegnativo, ma Chamade è senz'altro fra i primi floreali femminili in assoluto. Senza i fuochi d'artificio di Shalimar o le sdolcinature e fruttature di tanti profumi sul genere floreale. Sta sulla pelle come una pennellata di succo di fiori di rara delicatezza ed eloquenza.
Garbato e bello fin dall'apertura, questo fiorito orientale esordisce con la luce di galbano e giacinto e un pizzico di aldeidi (queste non mi piacciono) e si sviluppa lungo un continuum di fioriture  fra lillà e rosa, gelsomino e giglio , con alcuni passaggi di bellezza straziante nelle sezioni medie fra la testa e la base.
Base dolce e screziata di resine orientali varie (non una vera e propria Guerlinade) che con discrezione, ma sofisticatamente, si annuncia già dalle prime battute per accompagnare in sottofondo lo sgranarsi floreale e poi aumentare progressivamente fino alla tipica chiusura polveroso/cipriata .
E' un profumo a luce verde. E' raffinato ma non "di lusso", è di più : perchè è il profumo della bellezza delle cose semplici che ci circondano. Non fosse per quelle aldeidi e per un pizzico di tono d'antan generale, s'affiancherebbe a Shalimar sull'Olimpo. Comunque, sta poco sotto la cima. "No place for brass monkey"
 VOTO : 9/9,5 (recensione su versione vintage del 1993) 

sabato 4 gennaio 2014

Lancome - Magie Noire , eau de toilette

Icona indimenticata del periodo a cavallo fra gli anni 70' e gli 80' (1978).
Nella profumeria femminile mainstream dell'epoca vi fu un momento in cui c'erano solo Opium per gli orientali speziati e Magie Noire per i chypree. Intendendo quelli a cipriatura calda, cioè con tanto muschio di quercia,senza che vi siano necessariamente gli altri 2 ingredienti che definiscono  tecnicamente un "cipriato": il bergamotto e il cisto/labdano.
Le donne meno convenzionali e più grintose preferivano Opium, le altre Magie Noire.
Definito in tanti modi : profumo da streghe, erotico,esotico, misterioso, ambra orientale,ecc, Magie Noire è soprattutto un caldo ed afoso erbaceo-cipriato. Con tanto muschio di quercia.
Annusato dalla bottiglietta è intrigante e delizioso.
Apre con note erbacee e di verdura (da qui forse la nomea di pozione stregata) e continua con sentori cipriato-caldi senza che si riescano a distinguere note particolari a parte forse un netto galbano - che gli dona luminosità nel generale tono scuro - e il giacinto.
Scende verso le sezioni medie dove ci sono alcuni attimi di notevole bellezza in cui emergono la rosa e fiori bianchi.
Scendendo ulteriormente si fa più vivo lo zibetto ma anche la base dolce, senza rompere il quadro complessivo di indolente e confortevole lussuria cipriata.
Bello, di sicuro. 
Ma, ai miei occhi olfattivi, discontinuo nella resa.
Per capirci, non ha la continuità nella bellezza di un Ho Hang . Oltre ad un'apertura strana, ha dei "buchi" nella resa , dove momenti molto intensi si accompagnano a fasi dove vivacchia benino, senza infamia ne lode. Sul genere, gli preferisco il primo Fendi donna. Per non parlare di Chamade Guerlain, che però ha una resa più innocente e meno "maliziosa" di questi due.
Sempre che il campione che ho reperito non fosse mal conservato, Magie Noire ha più valore iconico e di reliquia che profumistico in senso stretto. 
 Per ora , e fino ad altra verifica, per me VOTO : 8/8,5 (recensione basata su campione vintage con le bande colorate a "V")