lunedì 30 dicembre 2013

Chanel - Antaeus

Antaeus di Chanel , anno di grazia 1981, è uno di quei profumi che si spiega meglio con cenni generali che con la descrizione delle note. E' un tipico profumo degli anni 80', di carattere, decisamente maschile, di un taglio che potremmo  definire "virile". Un bell'aromatico venato da una nota di animalico (il castoreum) con tratti speziati (spicca il coriandolo), di erbe aromatiche (timo e sclarea in primis) e un dolce di sfondo che si fa sentire più verso la fine, ma senza sdolcinature.


 'nzomma, un profumo da uomo tutto d'un pezzo, che si profuma ma che lascia intravedere anche il lato selvatico e non addomesticato della sua personalità. Qualche irriguardoso parla di "profumo di night".
Assomiglia ad Ebene di Balmain, rispetto al quale è un pizzico meno elegante e più animalico.
Così come ricorda un pò Kouros di YSL, del quale è meno  "organico" (con Kouros sò'ttonnellate di zibetto...) ma è altrettanto elegante.
Forse è una via di mezzo fra i due. Un bel profumo da uomo azzimato ma ombroso, col suo giaccone xl e lo sguardo serioso.
Di più non mi riesce di dire, se non che è un bel bel profumo. Gli estimatori dicono che le versioni recenti sian solo un pallido ricordo di quel che fu.
VOTO : 8,5 almeno.

sabato 30 novembre 2013

Balenciaga - Ho Hang, eau de toilette

Uno dei migliori old style sulla piazza. E "old style" non sta per "vecchia signora" ma per il modo di comporre i profumi, la scelta degli ingredienti, la prevalenza degli oli naturali su quelli di sintesi. Ho Hang di Balenciaga ne è un degno rappresentante. Anche se il gusto è tipico di qualche decennio fa (siamo nei ruggenti anni 70') , Ho hang è ancora decisamente gradevole. 

Amatissimo dalle nicchie di matusa che se lo contendono sulle aste internet, basterebbe aggiustarlo per ridargli lustro. Con pochi ritocchi qui e là sarebbe un ottimo competitor per gli attuali Chanel  e via discorrendo. Personalmente,credo che l'ingrediente che gli da il tono più "old" sia il legno di rosa in quella quantità : probabilmente attenuarlo per fare spazio maggiore ad una vera rosa e magari ad un tocco di Iris, gli darebbe novella gloria. 
Apre con un indovinato assortimento di agrumi-lavanda-basilico che raccoglie freschezza e classe, continua con una sezione media floreale e legnosa di gusto e approda ad una bella base, ricca, quieta e leggermente dolce ma equilibrata e ancora elegante. Maschile vocato unisex, è un floreale-legnoso (su Fragrantica lo danno come speziato,mah..) elegante senza spiccate accentuazioni e senza i "buchi" di resa di molti suoi simili, e proprio la continuità del tratto elegante in tutto il suo sviluppo è forse il suo pregio maggiore. 
Non avrà i picchi olfattivi sublimi di certi classici, ma vola sempre in alto e ci resta fino alla fine. Bravo.Voto : 8,5/9 almeno 
(recensione su versione vintage anni 70')

mercoledì 23 ottobre 2013

BALENCIAGA - Balenciaga pour Homme EDT

Una eau de toilette classica del 1990, per una casa che ha lasciato creazioni a cui molti sono affezionati, Balenciaga. Leggendo in giro le impressioni degli users su questo profumo, si direbbe vi siano state frequenti riformulazioni o comunque cambi di parte degli ingredienti o delle percentuali.

L'apertura è tipica del periodo,un gradevole ed elegante bergamotto/lavanda/coriandolo (e altro) a cui succede presto l'entrata in una fase floreale, soprattutto di gelsomino.

Qualche sito mette l'incenso nella piramide olfattiva,qualcun'altro no,qualcuno parla di legno di cedro (anch'io lo penso) ma è innegabile che vi sia , nitido , un bell'olio "ascendente".  Successivamente aumenta sempre più un tocco "gourmand" di  cannella e soprattutto al caramello/mou (almeno così lo avverto io..) caratteristico di questo profumo ed anche delle tendenze che andavano consolidandosi  all'epoca di introdurre elementi "golosi" nelle acque di colonia.

Un pò come mettere una nuance di caramella Elah (quelle morbidose e marroncine al mou ) addosso ad un elegante ed azzimato bancario milanese che si aggira col suo Eau Savage di Dior...La cosa però non disturba,anzi, dà un che di originale, perchè in Balenciaga Homme è fatta in una misura accettabile.Si crea anche un effetto quasi animalico con un fondo dolce che io sento come stirene del liquidambar più che di benzoino o miele , entrambi comunque presenti. Per poi scendere nel patchouly e sandalo e verso la  base nettamente dolce che chiude poi in un confortevole muschio di quercia.

Questo Balenciaga ha molti estimatori entusiasti, ed in effetti è un bel profumo. 

Voto : 8/8,5 (recensione su versione EDT primi 90')

giovedì 5 settembre 2013

Hugo Boss : Boss Spirit

Semplice e bello questo Spirit Boss di Hugo Boss del 1989! Riposante ed elegante senza sofismi, a base di erbe aromatiche appena dolci e di sandalo, con un tocco in pelle.

Graziosa l'apertura con un pizzico di aldeidi  e menta, apertura in cui si sente subito la resa dolcina ma non troppo di artemisia/assenzio  e poi il dragoncello (erbe molto usate anche per i liquori ) che assieme alla lavanda, che gli dà un pò di slancio ed ariosità, introducono una bella fase mediana di nitido legno di sandalo con un tocco in pelle, ma sempre accompagnato dal dolce aromatico delle erbe, adesso appena meno forte. Anche la fase finale resta similmente gradevole, con un'ambra piacevole senza scontate code zuccherose. Per alcuni è il migliore della casa. E' buono : con personalità, ma un amichevole porto sicuro. Magari un pizzico di coraggio in più non avrebbe guastato. Magari non adattissimo a giovanissimi. E' assolutamente unisex, checchè ne dicano. (recensione su versione EDT fine anni 80' /primi anni 90').Voto : 8/8,5

Boucheron : Jaipur homme, eau de toilette

Boucheron Jaipur del 98': una chicca orientale dolce/speziata che lascia una scia golosa davvero gradevole e senza stucchevolezze. Un pò diverso dal solito stile orientale. E' caratterizzato da cannella e resine dolci (più benzoino e tonka che vaniglia) , un' impronta gourmand dolce/speziata che accompagna il profumo dall'inizio alla fine. Un'ibrido fra uno Shalimar meno complesso e più speziato e un' Opium più gourmand.

 All'apertura c'è pure qualche fulmineo sentore di agrumi con il dolce che già  emerge. Si continua poi con l'arrivo del cardamomo e si passa alla fase media col floreale di rosa , gelsomino ed altro, sempre accompagnata dalle resine, segmento davvero notevole di questo profumo. E momento per niente "maschile" (questo Jaipur "homme" non lo è mai...) . Si scende poi nella fase finale, la fase meno interessante, in cui Jaipur via via si spoglia dei suoi ingredienti per lasciare solo le resine e un tocco di muschio. Profumo per "homme" !? Ma quando mai?? Mai sentita una roba più bisex/unisex.  Un profumo per quando si vuol essere ghiotti a chi ci sta intorno, e per questa funzione forse lo preferisco anche al più recente mostro sacro Dior Homme Intense prima versione. Bello bello : con un pizzico di dolce in meno e qualcos'altro in più, sarebbe grande. Ma sarebbe diverso. (recensione sulla versione vintage anni 90'/primi 2000', con riquadro argento sulla scatola e vetro smerigliato, le ultime versioni dell'edt sono più "piatte", meglio le edp) VOTO :  9

martedì 3 settembre 2013

Gucci : Eau de Gucci , eau de toilette (anni 90')

Una florealata pazzesca questa Eau de Gucci del 93'. C'è poco da descrivere: fiori, fiori e fiori fino alla base di muschi ed ambrata. La fan da protagonisti il giacinto in apertura poi il lillà e il caprifoglio, l'ylang, il  mughetto, il gelsomino e vari altri fra cui una nitida tuberosa e la rosa. Uniche note non floreali nitide ; il galbano all'inizio e quelle della base finale. Alcuni passaggi fra la testa e la fase intermedia sono davvero belli, e comunque è un continuo sgranarsi di fiori su sfondo dolcettino che si amplia fino alla base.Che dire?

Meno sexy-chic di Valentino donna classico,meno orientale del primo Fendi donna, ma ricco ed opulento di fiori. Non è "girly" ma qui e là lo rischia, non è "old lady" ma qui e là lo rischia. Forse manca di un tocco decisivo di assertività. Comunque non male, specialmente i primi 2 segmenti.C'è stata una versione precedente in voga negli anni 70/80'. (recensione basata su versione anni 90' in foto) Voto : 8

Dior : Fahrenheit

Fahrenheit di Dior è una classica eau de toilette del 1989. Apre con una quantità non indifferente di ingredienti vari. In questa fase,molti riferiscono di una nota di benzina che li indispone.
In effetti,anche se non proprio benzina, qualcosa di natura vagamente simile ad un idrocarburo si può sentire, però senza l'aggressività tipica dei veri derivati del petrolio. E comunque  in realtà quest'effetto è il risultato di una serie di ingredienti che hanno queste sfumature potenziali nella loro gamma,come gli agrumi,la lavanda, la noce moscata. E se non ci si concentra su questo aspetto, l'odore è un buon ed originale misto di vegetale erbaceo e foglie bagnate assolutamente non sgradevole. 
La transizione verso la fase media con una puntina dolce/edibile probabilmente data dalla combinazione foglia di violetta/camomilla, si arricchisce poi di  note floreali e poi di sandalo (uno dei pochi ingredienti singoli che si sente nettamente) e della nota di pelle e vetiver  che preludono alla fase finale dolce del profumo. Fase discreta senza eccellenze. L'accordo pelle-foglia di violetta della fase media e tarda è il più  caratteristico di questo profumo che comunque si distingue per la complessità e il continuum senza salti nella resa. Si può definir un profumo vegetale/floreale con pelle. Secondo molti suoi fans la riformulazione di qualche anno fa lo ha rovinato. Per i miei gusti personali, buono ma senza entusiasmare. (recensione su versione più vecchia,mignon in foto,con la scatola col pianeta rosso e con la striscia ocra in basso).Voto : 7,5/8

lunedì 2 settembre 2013

Chanel : Coco eau de toilette

Coco di Chanel, icona dell'84', sta a cavallo fra il floreale-speziato e l'orientale.
Colpisce subito al cuore con una bella apertura sull'accordo pesca, fiori d'arancio e gelsomino. La discesa verso la fase media ci porta in un floreale delizioso che si arricchisce di rosa e poi  mimosa, con i chiodi di garofano in evidenza come spezia. Verso il segmento finale si passa dal sandalo leggero verso una classica base ambrata con tonka,opoponax e  vaniglia (qualcuno dice troppa) , piacevole ma senz'altro meno raffinata di una Guerlinade. In questa fase si fa sentire anche un leggero animalico cisto/zibetto. E' un profumo ricco di sapore e caldo, con un certo glamour succoso che a qualcuno evoca rossetti rossi. C'è chi vede Coco come capostipite della genìa dei profumi dolci-stomachevoli che non è ancora finita. Non è vero, almeno per l'edt , e comunque Coco non è così. Forse è appena "datato". Le versioni degli ultimi anni sono deludenti e diversi preferiscono l'eau de parfum all'eau de toilette.  (recensione basata su un eau de toilette vintage anni 80/primi 90'). VOTO 8,5

Balmain : Ebene


Ebene  di Balmain è una bella e non convenzionale eau de toilette dell'83'. Proprio un bell'aromatico pieno e rotondo con un pizzico di orientale.

Apre con molta roba fra cui prevalgono le aldeidi e un pino-menta con un tocco di fondo anisico , l'insieme ha un gradevole tocco goumand. Poco dopo si sente anche un pizzico di animalico (con una brevissima ma imbarazzante torsione verso l'urinario,unico "difetto" di  Ebene. Essì che non forse c'è cedro dell'Atlante...) e poi un corpo intermedio floreale/patchouli molto ben fatto e garbato (ma sempre netto, come per tutto il resto del profumo) che passa egregiamente al fondo altrettanto equilibrato e nitido, con ambra e tonka e vaniglia non disturbanti. Qui e là si avverte un tocco leggerissimo di cisto. In Ebene non è facile discernere i componenti singoli perchè non sembra ci sia una presenza spiccata di qualcosa rispetto a qualcos'altro. Gli ingredienti sono diversi ed equamente bilanciati fra loro come peso, senza protagonisti di primo piano. Tutto ha spazio, senza dare effetto di confusione. A torto poco frequentato, merita di divenire classico. Sta fra Yazz di Yves Saint Laurent e Azzaro Homme. Dichiarato come nettamente maschile, secondo me è nettamente unisex. Ha una nicchia di aficionados che lo adorano. Esagerati? De gustibus non dispuntandum est... (recensione su versione vintage anni80').Voto : 8,5/9

Givenchy : Gentleman


Gentleman di Givenchy è una bomba patchouli (patchouli-bomb dicono gli anglosassoni) : nella prima formulazione del 1974 c'era il 45% di patchouli nella miscela!



Ha una bella apertura con agrumi e miele ed altro, arriva presto al cuore sostanziale del profumo che è un'accordo di intenso patchouli sempre accompagnato da un tocco di cuoio e un leggero sottofondo floreale. Proseguendo, si fanno sentire bene il muschio, il vetiver e un pizzico di zibetto non invadente, fino  alla base finale, gradevole e leggermente dolce ed ambrata, più "pulita" della fase centrale. Gentleman è buono ma non notevole, forse un pò datato e comunque per amatori del patchouli. Probabilmente, nel genere è più attuale e ricco un vintage come "Moods" di Krizia che aggiunge una buona dose di spezie . Qualcuno lamenta che Gentleman duri poche ore,ma il discorso della durata dei profumi scambia la funzionalità col gusto e qui a noi interessa soprattutto il gusto. Limiti a parte, per molti affezionati Gentleman resta Gentleman. Gli estimatori della versione vintage si lamentano che la nuova riformulazione recente sia troppo leggera, attenuata, e vanno cercando bottiglie d'epoca,quella con la scatola coi quadratini delle "G" e con l'etichetta che avvolge tutta la bottiglia. (recensione basata su versione con i quadratini g a sfondo bianco ed etichetta argentata che fascia tutto il flacone, anni 70/80').Voto : 7,5

sabato 31 agosto 2013

Yves Saint Laurent : Kouros ,eau de toilette

Appena si apre Kouros  vien voglia di dire: "Troppo zibetto,getto la spugna!". Se invece gli si lascia un pò di tempo se ne capisce anche una certa eleganza . Kouros è polarizzante : gli odiatori quanto gli estimatori sono numerosi. Qualcuno si fissa sull'"odor di piscio" e scappa per sempre, altri non indosserebbero altro.
Comunque, zibetto a man bassa per questa eau de toilette dell'81' di YSL.  Ma supportato dall'inizio alla fine (perchè qui lo zibetto si sente dall'inizio alla fine,altro che "nota di fondo"...) da erbe aromatiche,spezie  e fiori,compresa una bella nota di pelle/cuoio e da una punta di miele, che ne stemperano e ingentiliscono il carattere "organico". Alla fine a me non dispiace. Ambiente di campagna sì, decisamente, non per nasi delicati. Ma con temperanza.(recensione su versione vintage con la scatola con la fasce argento sotto e sopra,su formato mignon in foto : nel formato non mignon  anche la bottiglia ha i bordi argentati).Voto : 8

Valentino : Valentino (donna,eau de toilette)

Valentino per donna nella sua prima classica versione era un profumo usato a fine 70' e durante gli anni 80'.
E' un profumo floreale, fresco ed arioso ma elegante. Femminile senza incertezze, di carattere eminentemente floreale - col mughetto in primo piano,ben dosato e supportato in modo da evitare l'effetto "vecchia signora"- e senza certe  attuali incursioni nel dolce stucchevole o in altro, a parte una gradevole nota fruttata all'apertura .
Un pò "chic" e con una certa sensualità in alcuni passaggi della sezione medio-tarda. La chiusura non è eccezionale,ma discreta. Bello,complimenti. (recensione basata su una eau de toilette versione vintage anni 80...in mignon).Voto : 8,5

giovedì 29 agosto 2013

Guerlain : Shalimar ,eau de toilette

Shalimar, un mito. Creato nel 1925 dalla casa francese, è ancora in produzione anche se negli anni ha subito varie  modifiche alla formula del profumo e alle confezioni . Nonostante la sua classicità, Shalimar è un profumo anticonformista, lisergico, surrealista.
 Per Luca Turin, fra i primi 10 femminili .

Per molti, "IL" profumo, in assoluto il migliore del 900' .
In effetti  è impressionante. Sontuoso,lussureggiante. Più esotico di un romanzo di Salgari, Shalimar è una fanfara di trombe imperiali d'oriente più che un profumo personale da indossare sulla pelle. In questa funzione specifica potrebbe addirittura non piacere, tanto è magniloquente.
Perchè rimanda al "fuori" più che al "dentro", all'ambiente più che alla persona. Non è un'esca per attirare, ma uno spettacolo di fuochi pirotecnici cui assistere da soli o in compagnia.
Esordisce con una nuvola ricca di agrumi fra cui primeggia nitido il bergamotto, poi inizia ad arrivare un potente talcato floreale misto a pelle con un tocco di fumo e il legnoso della sezione media.
 Sezione in cui fa già capolino un pizzico di animalico (zibetto) e la sinfonia della Guerlinade - la squisita base dolce  di molti Guerlain con iris e vaniglia (vanillina) e altro, compreso il mandorlato della tonka - che via via resterà l'unico profumo nella fase finale, fase inizialmente ricca di resina dolce e incenso.
A parte forse l'ultima sezione dolce,non si capisce proprio perchè dovrebbe essere definito un "femminile". 
Qualcuno (in pochi, per la verità) lo considera un pò "superato". Buona questa ; per superare qualcosa bisognerebbe prima averlo raggiunto...
C'è poco da dire : piaccia o meno, Shalimar è un viaggio come pochi altri nel mondo del profumo. Amen.
(recensione basata su una eau de toilette versione vintage degli anni 80'/primi 90',quella con la scatola dorata con l'etichetta blu in alto e la riga blu alla base. Le versioni Eau De Parfum hanno più accentuato il cuoio,l'incenso e la vaniglia : ottime come le Eau De Toilette , per qualcuno sono anche meglio).Voto :9,5/10

mercoledì 28 agosto 2013

Yves Saint Laurent : Opium eau de toilette (prime versioni)





Opium di Yves Saint Laurent, del 1977, è certamente un profumo femminile vintage anni70/80' fra i più più conosciuti ed usati all'epoca. Definito "orientale",complesso (qualcuno dice disordinato), speziato e ricco di molti ingredienti. Apre con un aspetto quasi maschile, un frizzante a base di agrumi e spezie in mezzo a cui fa capolino una chiara nota fruttata . Gli agrumi scompaiono presto mentre restano ben chiare le numerose spezie,che pian piano si adagiano ed intrecciano con un bel corpo intermedio di fiori e legni ( fra cui la rosa ed il garofano ,che si sentono bene, ed il legno di sandalo) con una nota di pesca.
In seguito arriva anche la nota dell'iris,veramente bella, ed è forse il momento più femminile del suo decorso. Verso il fondo si inizia a sentire un pizzico di animalico (fra cisto e castoreum) e soprattutto l'ambra e le tante resine dolci di cui Opium è composto e che gli donano davvero un bellissimo drydown . Non è un profumo spiccatamente sexy ne spiccatamente elegante, ma è bello, avvincente e ricco. A me pare si possa definire decisamente unisex, tranne per una breve sezione centrale e la chiusura, marcatamente femminile.Chi c'è affezionato lo definisce un classico,e per molti lo è.Per qualcuno Opium  è la madre di tutti gli orientali, ma forse dimenticano che esistono Shalimar ed altre cosucce così. La formula è stata ritoccata diverse volte e le ultime versioni non assomigliano più granchè all'odore delle prime degli anni 70'-80'-90'  di Opium. (recensione basata su un campione degli anni 80',con scatola a 3 fasce e con la base con la striscia nera).Voto : 8,5/9

lunedì 26 agosto 2013

Fendi : Fendi eau de toilette (per donna)


Fendi è il primo profumo della famosa maison italiana di moda. E' del 1985, un profumo per donna. Si tratta di un profumo caldo, morbido ed orientale . E' un profumo d'alcova, il più sexy fra i mainstream degli anni 80'. Interpreta bene una sensualità femminile convenzionale e confortevole  : per l'esattezza, la casa lo descriveva come il profumo di una lussuosa pelliccia (e il resto,s'immagina). C'è riuscita abbastanza, si sentiva spesso addosso alle ragazze in discoteca negli anni 80'. Apre con aldeidi e bergamotto e si adagia presto su calde spezie abbondanti e un gradevole floreale classico con patchouli, in diversi vi sentono il miele. In questa fase si fa sempre più evidente una bella cipriatura calda.Anche la chiusura è dolce, elegante e senza eccessi. Per qualcuno è un pizzico datato, per altri merita di diventare un classico. Senz'altro è un buon profumo. Simile a Magie Noire di Lancome, forse migliore. Adatto a mesi non caldissimi. Ce n'era anche una versione Eau De Parfum , in alcuni segmenti  simile a Shalimar. Rispetto all'EDT era più persistente e dalla resa leggermente  più agrumata e meno chypre . (recensione sulla versione in foto, metà anni 80' circa). Voto : 8,5

giovedì 22 agosto 2013

Krizia : Moods uomo


Moods per uomo è una bella bella eau toilette col carattere degli anni 80', è un lavanda-patchouli speziato. Rispetto ad una eau toilette classica floreale e ariosa - come ad esempio il primo D&G homme - Moods ha una dose di patchouly e spezie  e ambra che lo avvicinano di più ad una resa "orientale".  E' fresco ma con un tocco scuro, è arioso ma anche ombroso. E col patchouli non ci scherza : anche se qui è tenuto sempre sotto controllo da una bella speziatura calda (io ci sento il pimento) e da qualche bello scorcio floreale, qualcuno lo paragona alla bomba-patchouli Givenchy Gentleman prima versione. Secondo me è migliore. Rispetto ad un Heritage Guerlain, cui un pò somiglia, risalta soprattutto la mancanza del sandalo "civilizzatore", addomesticante, lasciando così un maggior senso di selvaggio. Moods lo si può indossare anche da spettinati, Heritage no. Bello, profumo elegante ma non da uomo che sa di bucato della lavandaia...(recensione su versione vintage 1989/primi 90') Voto : 8,5 e forse più...

Borsari : Lavanda Alpina


C'è poco da scherzare, questa Lavanda Alpina di Borsari è roba seria. Magari classica no, ma molto vintage e seria. Seria perchè sembra un profumo fatto con tonnellate di olii essenziali naturali (altro che limitazioni IFRA e UE..). Vi porterà sui campi e nei boschi, direttamente. Intanto, l'apertura è in 3d. Arriva una lavanda di un realismo tale da farvi guardare intorno a cercare dove sia la piantina : una resa che pochi profumi oggi riescono a trasmettere. Stessa cosa col timo, appena più tenue. E poi ci sono altre erbe non facilmente identificabili : forse rabarbaro o qualcosa di simile, un pò amaro. Poi qualcosa di dolce/anisico (dragoncello?finocchio?) e qualcosa di animalico (zibetto?),legni e tanto muschio,vetiver e tonka in fondo. Certo, ha una resa d'altri tempi, al limite dell'amaro d'erbe più che del profumo. Ma le note che si sentono paiono direttamente strappate dal prato. Forse "bello" non è l'aggettivo giusto, ma è senz'altro notevole. Non consigliabile a teenager, deboli di cuore e  nasi delicati. (recensione su versione in foto,scatola anni 60' circa).Voto : 9

Dolce & Gabbana : Dolce & Gabbana pour homme (1994)


Bello questo Dolce & Gabbana per uomo, eau de toilette della prima ora. Un'apertura di limone (dicono che il limone sia sintetico,e non solo, pazienza. Resta uno dei migliori esempi di quello che possono fare i moderni muschi sintetici "lenzuola pulite" in profumeria,se ben usati)
e lavanda molto bella e briosa che si mantiene a lungo sulle stesse note, arricchita poi da una venatura speziata al pepe e un buon sottofondo di tabacco. .Rende un uomo elegante ma senza snobismi, pulito e floreale, è terso e gaio come una mattina di primavera. Dicono sia sexy, piace molto alle donne sopra i 35 anni, questione di imprinting (o effetto madeleine, che dir si voglia). Si riesce a portare abbastanza bene anche col caldo. Bel profumo,davvero.La nuova versione riformulata è decisamente meno buona e dura molto meno. La scatola in velluto blu era molto gradevole al tatto.(recensione su versione vintage dal 1994,quella con l'etichetta color argento sia su scatola che sulla bottiglia).
Voto : 9

Guerlain : Heritage , eau de toilette



E' il profumo dell'oro se avesse un profumo. Heritage significa "patrimonio", e questo Guerlain è proprio l'odore di una persona facoltosa. Mica un'arricchito, però. Questo è l'odore di chi frequenta l'agio da generazioni, e ha spirito e cultura. Sopratutto,eleganza formale,raffinata. Ai limiti dell'aristocrazia. 'Nzomma, il contrario di me. Sta bene su camicia bianca, per intenderci. Potete spruzzarlo pure al vostro fidanzato metalmeccanico incravattato a mò di pinguino al matrimonio di vostra cuggina, spacciandolo per rampollo di un'antica casata nobiliare : se porta Heritage vi crederanno tutti/e (ma non fatelo parlare o svanirà l'incanto..). Attenzione perchè nei mesi molto caldi si spiaccica e perde: va bene da ottobre ad aprile. Comunque: bello,bello,elegante oltremisura. E di un'eleganza calda, a differenza di quei profumi molto eleganti ma freddo/algidi e saponati come...niente nomi. Da assaggiare per capire come si fa un buon profumo di classe. Luca Turin ha messo "Habit Rouge" anzichè questo nella lista dei 10 migliori maschili di sempre. Non ne sarei così certo. A partire dall'accordo lavanda/agrumi iniziale (un pò "spiazzante",per alcuni), abbondante ma sempre elegante, si sgranano via via i tanti ingredienti - serviti su un buon letto di sandalo - con una prevalenza del patchouli e poi delle spezie nella fase centrale.Che prelude alla discesa finale, avvertibile già dai primi segmenti, nella bella, raffinata e dolce "guerlinade". Classico per l'eleganza maschile, fra i migliori profumi da uomo in assoluto e per il rapporto qualità/prezzo, specialmente la versione vintage, più intensa e duratura. [recensione su versione EDT con la scatola a quadrato centrale,vintage inizio 90'. La versione EDP, molto simile, è più forte e "scura",con meno lavanda, mentre il nuovo EDT riformulato  è più agrumato ed insipido. Sono tutte buone (fra le ultime formulazioni la preferita è l'EDP) ma solo l'EDT vintage è "oro liquido"...].Voto : 9/9,5 (Attenzione : il voto risente dei gusti personali dell'autore, probabilmente un 8,5/9 rappresenterebbe di più il gusto generale  )