martedì 22 luglio 2014

Condannati al vintage !

A parte qualche eccezione, il giudizio è dato: gli amanti del profumo buono sono condannati al vintage (o alla "first edition") !
Il parere quasi unanime di molti users è che i profumi negli ultimi anni vengono riformulati - cioè,cambiati- molto spesso.
E il giudizio generale è che in questi ritocchi la grande maggioranza di loro perda in profondità e in durata.
E' capitato a tanti profumi e sta capitando sempre di più : le nuove versioni, 9 volte su 10,  sono peggiorative. Con poche eccezioni, i profumi vecchi (e nuovi) stanno diventando più balordi a vista d'occhio.

Diventano tutti meno complessi, più "annacquati", e meno duraturi.
Sarebbe come scrivere solo romanzetti d'evasione o giornali di gossip,senza che nessuno possa più scrivere la "Recherche".
Appunto, cose senza profondità e complessità, solo cose superficiali e commerciali.
E , logicamente, gli amanti della profondità se la vanno a cercare dove si trova : nelle bottiglie più vecchie. Nel vintage.

D'altronde, chi non correrebbe a comprarsi qualche disco dei Genesis se le norme permettessero solo la scrittura di brani musicali come Gangnam Style e musica simile?
Con "vintage" non si intendono solo i profumi con almeno 20 anni , ma , per esempio, profumi di pochi anni fa che sono stati già cambiati in versioni giocattolo e che obbligano quindi a cercare la prima versione più buona, che magari era uscita solo 5/6 anni prima. Basti pensare a capisaldi recenti come Guerlain L'instant extreme EDP (2005, già riformulato/sbiadito!). Basti pensare alla corsa alla versione originale di Dior Homme Intense (2007) che si scatenò pochi anni fa quando una riformulazione, ad appena 3 anni dalla sua uscita, ne cambiò il profumo, anche se per il momento pare rientrata.La stessa cosa è successa con M7 di YSL, ricerca che sta ancora continuando,essendo la nuova versione solo un pallido ricordo della bellezza dell'originale. E così per tanti e tanti altri....
La lista è impressionante e la fuga dei clienti, a leggere i loro commenti sui forum, continua:

 Opium di YSL (1978) restò lo stesso (o quasi ,perchè è normale che ci siano leggere evoluzioni nel gusto)  per più di vent'anni, poi è stato massacrato negli ultimi 7/8 anni. 

Poi Egoiste di Chanel,  Fahrenheit di Dior, Kouros di YSL, Eau Savage di Dior, Dolce & Gabbana pour homme, Gucci Envy, Poison di Dior, Anais Anais di Cacharel,  Dolcevita di Dior, Chanel Pour monsieur, Magie Noire di Lancome, Le Male di Gaultier, ecc.ecc.Alcuni di loro avevano molto muschio di quercia, uno degli ingredienti più limitati dalle nuove norme, ma non tutti. E, comunque, sono stati riformulati anche un sacco di profumi recenti fra cui  : Chergui di Lutens (2005), L' Instant Extreme di Guerlain (2005), alcuni Amouage degli anni 2000, e in generale decine e decine di fragranze degli ultimi anni.

Questo succede per una serie di motivi fra cui :
1) Motivi di carenza di materie prime prima reperibili più facilmente
2) Motivi di naturale evoluzione/cambiamento dei gusti
3) Adattamenti alle normative e limitazioni (disastrose) di IFRA ed UE indicanti motivi di "salute dei consumatori", dietro alle quali in molti sospettano ci sia l'influenza di grandi case produttrici di aromachemical..
4) Motivi di risparmio economico per aumentare i margini di guadagno e diminuire i costi


Le ultime 2 cause sono senz'altro le più importanti. Ciò ha aperto una caccia al vintage o alla "prima edizione" e le case, probabilmente, stanno sottovalutando l'entità di questa fuga nel passato, la forza del virale su internet e il fatto che anche i giovani non siano così manipolabili e convincibili del fatto che "tutto va ben madama la marchesa".  A breve, dopo l'aggiornamento delle norme UE su questa questione, si vedrà che piega prenderà la cosa. E non è detto che il mercato resterà lo stesso, come volumi e qualità di scelta dei consumatori...



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