Fahrenheit di Dior è una classica eau de toilette del 1989. Apre con una quantità non indifferente di ingredienti vari. In questa fase,molti riferiscono di una nota di benzina che li indispone.
In effetti,anche se non proprio benzina, qualcosa di natura vagamente simile ad un idrocarburo si può sentire, però senza l'aggressività tipica dei veri derivati del petrolio. E comunque in realtà quest'effetto è il risultato di una serie di ingredienti che hanno queste sfumature potenziali nella loro gamma,come gli agrumi,la lavanda, la noce moscata. E se non ci si concentra su questo aspetto, l'odore è un buon ed originale misto di vegetale erbaceo e foglie bagnate assolutamente non sgradevole.
La transizione verso la fase media con una puntina dolce/edibile probabilmente data dalla combinazione foglia di violetta/camomilla, si arricchisce poi di note floreali e poi di sandalo (uno dei pochi ingredienti singoli che si sente nettamente) e della nota di pelle e vetiver che preludono alla fase finale dolce del profumo. Fase discreta senza eccellenze. L'accordo pelle-foglia di violetta della fase media e tarda è il più caratteristico di questo profumo che comunque si distingue per la complessità e il continuum senza salti nella resa. Si può definir un profumo vegetale/floreale con pelle. Secondo molti suoi fans la riformulazione di qualche anno fa lo ha rovinato. Per i miei gusti personali, buono ma senza entusiasmare. (recensione su versione più vecchia,mignon in foto,con la scatola col pianeta rosso e con la striscia ocra in basso).Voto : 7,5/8
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